Compagni di Scuola
Scolari a Varano de’ Melegari dal 1901 al 1977
Memorie Varanesi

Caro lettore,
in questo libro della scuola di Varano, dalla sua istituzione fino alla fine degli anni settanta, abbiamo raccolto solo le briciole; era nostro intento però, mostrartene l’anima.
L’anima del quotidiano in classe; magari un insieme di episodi a volte banali e scontati, ma linfa essenziale per la memoria e per l’emozione.
In questo “quaderno varanese”, il primo, dedicato alla scuola non ci sono la pretesa del rigore scientifico della ricerca, nè la supponenza di un certo modo di intendere la cultura; abbiamo voluto, la Pro Loco ha voluto offrire ai propri concittadini uno spaccato di vita scolastica a Varano con fotografie, temi, pensierini, spropositi, pagelle e risultati, qualche notizia storica e qualche curiosità. Un insieme di quotidianità che fa bella e vera storia dei luoghi e della gente; una raccolta di tante piccole e gentili provocazioni a rompere l’abitudinaria frenetica monotonia dell’oggi.
Fermati a guardare queste foto, sii curioso di questi ricordi, osservali attentamente e dentro ci scoprirai il cuore; non aver fretta altrimenti queste sbiadite tracce passeranno inosservate e la tua speranza disattesa.
Ecco perchè questo insieme di immagini, ricordi, emozioni è diventato un libro, un po’ scapigliato se vuoi, ma pur sempre un libro.
Aprire un libro equivale ritrovare un amico, tanti amici che da tanto tempo non si vedono più e con i quali si desidera stare insieme, rispettarne le esperienze, godersi una sera che, purtroppo passa molto velocemente.
Se fosse un libro,questo, destinato ai varanesi dai quarant’anni in su poi, sarebbero bastate le fotografie; il resto emerge da se. Molti di loro sanno tutto della loro scuola, ben più di quanto non sia contenuto in queste pagine.
Queste briciole sono destinate anche ai più giovani, curiosi di sapere com’era la scuola dei genitori, dei nonni e forse di scoprire che, in fondo, nonostante tutto sia cambiato, potrebbe non essere cambiato niente: stesse paure, stesse preoccupazioni, stesse avventure, stesse marachelle, stesse emozioni.
Scoprire però, il rispetto che nonni e genitori avevano nei confronti della scuola come nei confronti di ogni istituzione pubblica o privata che fosse; forse oggi quel rispetto non c’è più e se ne sente notevolmente la mancanza.
Leggi in queste pagine giudizi anche severi ma ti invitiamo a riflettere sul fatto che anche dai sistemi pedagogici più rigidi e settori, come il ventennio, sono uscite le generazioni che hanno guidato l’Italia e il suo processo democratico. Quindi nulla c’è di categorico e definitivo proprio perchè la scuola lavora sulla persona ed ogni scolaro non è un soggetto passivo ma un essere pensante ed in continua evoluzione.
Ci siamo fermati a trent’anni fa; non ce la siamo sentita di andare avanti.
A voi tutti, ragazzi, proseguire il cammino intrapreso.
Articolo inserito il 01/01/2008